LE 12 FATICHE DI ERCOLE

Immaginatevi cosa può essere trasportare il Panik-Riscio' per 3/4 km con una ruota con 13 raggi mancanti che si sta piegando su se stessa per il peso del mezzo, circa 280kg, e con la camera d'aria ormai ridotta un colabrodo, un odissea, un impresa da lasciarci le penne, ma il duo Panik non si lascia per nulla intimorire e pieni di buoni propositi ci incamminiamo verso Gandia, dove certamente troveremo un “Taller de Bicicleta” per riparare il danno, il problema è che è sabato e rischiamo di trovare chiuso, ma coscienti del rischio ci incamminiamo ugualmente per la pista ciclabile. Dopo circa due ore stremanti sotto un sole caliente, con le gambe che vacillano e la schiena dolorante, giungiamo a Gandia dove però naturalmente troviamo tutto chiuso, speriamo almeno di beccare un couch al quale abbiamo fatto richiesta propio in questa città. Nel frattempo ci piazziamo sul Passeig de Germanies, una via pedonale dove c'è un bel passeggio e nel pomeriggio passerà la cavalcata del Reis. Non sappiamo cosa sia ma un musicista Peruviamo che se ne sta andando, ci suggerisce di fermarci li e di aprire il banco tranquilli che verso le sei ci sarà molta gente per via della cavalcata, così mentre uno apre il banco l'altro cerca una soluzione possibile per la notte per il mezzo che non può più percorrere molti km in queste condizioni e per noi che siamo già sfiniti a metà giornata. Continuiamo a sperare per tutto il giorno di veder comparire un messaggio del couch che ci ospiterà per la notte ma niente, una signora gentilissima si avvicina, attacca bottone e ci suggerisce un paio di soluzioni anche se purtroppo non papabili, ci regala un bel fagottino di pizzette e tapas fatte in casa e con un "lo siento" ci saluta e se ne va. Verso le 4 troviamo un messaggio di un couch che è disposto ad ospitarci ma purtroppo è nella città ´seguente, effetivamente siamo in ritardo di un giorno sulla tabella di marcia. E`incredibile come sia la vita, ogni volta riesce a sorprenderti anche nelle piccole cose, il nostro couch, Sandra, una ragazza ventinovenne di Granada, che vive a Gata de Gorgos a 36km da qui, si fa in quattro non solo per risolverci il problema, ma anche per fare in modo che non rimaniamo in strada per la notte, visto che a quanto pare in questa città non vogliono farci parcheggiare il Risciò al coperto. Dopo un pomeriggio di telefonate e messaggi finalmente abbiamo una soluzione, Sandra ha un gruppo di amici che in un centro sociale autogestito poco distante da qui ripara e colleziona vecchie biciclette, cosi ci accordiamo per portare la ruota il giorno seguente anche se è`domenica mattina. Per questa notte dormiremo in ostello visto che abbiamo la possibilità`di parcheggiarci dentro anche il Panik-Risciò`; domani mattina verrà a recuperarci Sandra e proveremo a riparare la ruota.
Così tranquilli e con la situazione sotto controllo visto che si avvicina l'ora della cavalcata, ci spostiamo un pochino dove c'è più movimento e riapriamo il banco gustandoci questa cavalcata tradizionale spagnola, sperando di vendere anche qualcosina, ma oltre a qualche curioso che si avvicina timido non ne caviamo molto. Siamo sempre più dell'idea che la vendita funzioni meglio in situazioni con concerti e affini.
Una nota particolare a l'ostello, che oltre alla possibilità di parcheggiare il mezzo non ci offre poi tanto se non una squallida camera arredata con mobilio del quindicidiciotto e un materasso le cui molle si dilettano nella notte a trafiggerti le carni, più che un letto, un tavolo di tortura medievale. Prima di dormire smontiamo per la seconda volta il Risciò per estrarre la ruota destra, comodamente nella reception dell'ostello, cosi da essere pronti domani mattina per l'arrivo di Sandra.







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