VALENCIA


Come promesso eccoci di nuovo a raccontarvi di questo viaggio incredibile, ben trovati, e buon anno a tutti.
Non sapremmo da dove cominciare i 10 giorni passati a Valencia sono stati meravigliosi cosi come la città stessa, il fantastico Jardi del turia, le piste ciclabili, la spiaggia che ci ha dato riparo per molte notti, i tentativi di mettere il banchetto in un mercatino ufficiale andati a vuoto, le dritte degli amici della strada che ci hanno portato fino a Riba roca del turja per il turia rock festival, la strada infinita per arrivare e un ritorno meraviglioso sui sentieri del parco fluviale, per 25km immersi nel verde costeggiando il fiume. La notte di Natale ci siamo concessi una pausa dalla strada e abbiamo dormito in un Ostello molto carino con camere personalizzate lavanderia una cucina  in comune bene attrezzata e pulita, un barretto interno la sala biliardo, insomma ad un prezzo più conveniete che a Barcellona un alloggio piu che dignitoso.
E' stato intrigante conoscere i piu' disparati tipi di gente, per la città, persone comuni, viaggiatori, bancarellai, bambini, musicisti, giocolieri e chi piu ne ha più ne metta.
Vediamo di fare una sintesi dei nostri incontri, primo di tutti una splendida mattinata di sole risalendo dal'mare verso il centro, Once (speriamo si scriva così), un ragazzo cecoslovacco in viaggio con il suo furgone e un fantastico pitbull ceco no slovacco solo ceco non vedente!! Once sta viaggiando verso una cittadina nell'entroterra per andare a fare la raccolta delle arance, ci offre un caffe solubile (pessimo), scambiamo due chiacchere si fa per dire, visto che lui parla quasi solo esclusivamente cecoslovacco, comunque in qualche modo ci intendiamo e sappiamo che lo troveremo parcheggiato li, lungo quello che è il nostro cammino per la notte fino al nuovo anno poi anche lui riprenderà la sua strada.

















Tra coloro da ricordare ci Sono Sei Cemi e Christian, bancarellai,innamorati di Peterpanik e fonte delle dritte per il Turia Rock Festival;





E, impossibili da dimenticare Antonio e Helena,  da noi rinominati i NATURAL BORN KILLER Iberici con il loro fantastico pittbull, anche loro! ha fatto la guardia al Panik-risciò per tutto il tempo che ci siamo intrattenuti con loro che incuriositi dallo strano mezzo sul quale viaggiamo ci offrono una colazione un po insolita con caffè corretto al whiskey, comprano maglie e spillette e si annotano tutti i contatti per tener traccia del nostro viaje.














Il 29 di dicembre finalmente riusciamo a beccare un mercatino hippy al festival rock dove Peter Panik viene anche intervistato in spagnolo (una cosa da non perdere appena possiamo vi postiamo il link al video),
















Il giorno di capodanno abbiamo pranzato con un couch che avrebbe dovuto ospitarci la notte precedente ma eravamo al turia Rock Guillermo, che comunque ci vuole conoscere e passiamo qualche ora insieme.




La notte l'abbiamo passata in piazza dove in realtà credevamo di trovare una gran baldoria invece oltre ad una scampanata infinita, dei fuochi artificiali dei quali si sentivano solo i botti, un poraccio riverso su un aiuola che ci ha fatto cacciare i denti dal ridere, e Daniel, un giocoliere tedesco incontrato su couch surfing con il quale ci accordiamo per incontrarci piu avanti nel cammino verso sud e i troppi italiani  che purtroppo si fanno riconoscere in tutto il mondo, niente di particolare haaa la boccia di Vodka rotta poco prima di mezzanote  , e un portatabacco e una panik-shirt andata in beneficenza  si aggiungono alla lunga lista di cose perse,









be... questo è tutto pensiamo di ripartire il primo di gennaio in realtà ce la prenderemo comoda e passeremo la giornata in spiaggia lavorando e sorseggiando te nero e non so che grappa ceca con Once e caji il suo fedele cane cieco.




StayPanik..........

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