MALAGA E CI SIAMO QUASI!!
La
sveglia alle 4.30 di mattina è impietosa, ma con qualche sforzo in
più riusciamo a sollevarci dal letto, chiudere i bagagli e siamo
pronti a partire. Anche oggi è una giornata pessima, il cielo
plumbeo sopra le nostre teste minaccia pioggia, che non tarderà ad
arrivare, e ci accompagnerà per tutto il viaggio verso Malaga, ma il
Panik-Risciò è al sicuro dentro il rimorchio di Anne. Le due ore di
viaggio scorrono veloci mentre il nostro veicolo sfreccia a 120 Km/h
sull'autopista che collega Almeria con Malaga, e più strada facciamo
più prendiamo atto che questo tratto di strada era impossibile da
percorrere con il nostro Risciò, uno per le interminabili salite,
due per la presenza massiccia di tunnel troppo lunghi da percorrere
con una bicicletta così atipica. Comunque intorno alle 9,00
raggiungiamo l'aereoporto di Malaga come concordato con Anne e dopo
aver trovato un posto comodo, scarichiamo e rimontiamo il risciò
cercando di prendere una decisione sul da farsi per proseguire il
nostro viaggio. Ormai ci siamo quasi, manca l'ultimo tratto di
strada, circa 240 km di cui un centinaio piuttosto pericolosi da
percorrere vista l'assenza della carreggiata ciclabile e l'alta
densità di traffico. Aspettando che spiova ci informiamo per
affittare un furgone o per inviare con una spedizione il Panik-Riscò
direttamente a Cadiz, ma dopo qualche ora di tentativi prendiamo atto
che è abbastanza improbabile sia una che l'altra ipotesi, nel
frattempo riceviamo una risposta positiva alle nostre couch request
in un pueblo a 22 km da Malaga, così, spiovuto e con un timido sole
che si affaccia sul polo industriale di Malaga, nonostante l'ora
tarda per percorrere questa distanza ci mettiamo in marcia.. da qui a
due ore e mezza saremo a Fuengirola, dove Manolo ci aspetta ansioso
di conoscere gli autori di un viaggio tanto folle quanto insolito.
Giunti a Fuengirola incontriamo Manolo, che ci accompagna a
parcheggiare il Risciò nel suo garage che non dista molto dalla sua
abitazione, poi ci mostra la casa, ci mette a nostro agio e ci
organizziamo per i giorni seguenti, prendendo da lui utili
informazioni sul tratto di strada mancante e anche qui abbiamo la
conferma che il modo piu confortevole per coprire la tratta sarebbe
quello di passare un pò più internamente rispetto alla rotta
abituale, quindi vicino alla Sierra Nevada, quindi freddo e troppa
montagna! Decidiamo di guardarci un pò intorno e beccare un altro
passaggio vista la disponibilità di Manolo a tenerci parcheggiato il
risciò nel suo garage. Al nostro arrivo a Fuengirola, percorrendo il
lungomare conosciamo Corinne, francese di origine ormai naturalizzata
in Spagna che, innamorata del nostro veicolo, ci invita a passare una
notte nella sua particolare abitazione, una yurta mongola piazzata in
un barranco nei pressi di Mijas poco distante da qui. Non ci
lasceremo sfuggire l'occasione considerando che Manolo non può
ospitarci per più di due giorni, ma può tenere il nostro risciò al
sicuro, e che siamo ancora in cerca di una soluzione per raggiungere
Cadiz.
Scaduti i giorni di
accoglienza in casa di Manolo ci salutiamo e prendiamo un autobus per
raggiungere Mijas, dove Corinne verrà a recuperarci nel pueblo, per
accompagnarci nella sua yurta. Conosceremo i suoi amici Diego, Miguel
e Ester, e i loro quattro vivacissimi pargoli, Jaime, Roy e Tatiana,
tutti abitanti di singolari quanto insolite almeno per noi abitazioni
arroccate sulla costa della montagna. Fatta conoscenza con tutto il
vicinato durante una cena comune scopriamo che Ester e Miguel
possiedono una furgonetta, così abbiamo un'illuminazione: quale
soluzione migliore se non chiedere a loro un passaggio? Miguel ed
Ester sono molto gentili e non si sottragono alla nostra richiesta,
anzi, sarebbero ben felici di accompagnarci fino a Cadiz cogliendo
così l'occasione di visitarla. Abbiamo solo un problemino da
risolvere, il veicolo non ha la revisione, quindi presi accordi per
effettuarla per l'inizio settimana la mattina seguente salutiamo
tutti e torniamo a Fuengirola, nuovamente ospiti ma questa volta in
casa di Benji, Danese, da poco in città e trascorreremo con lui i
due giorni che mancano per effetuare la revisione della furgonetta,
tentando tra una schiarita e l'altra di vendicchiare un pò sul
lungomare. E' incredibile che per tutto un inverno abbiamo percorso
1200 e rotti Km di costa senza avere problemi con la pioggia mentre
ora che siamo nell'arido sud della spagna ce la stiamo beccando tutta
e di santa ragione! questo ci complica non poco la vita sia per le
vendite che per gli spostamenti. Comunque il fine settimana passa
veloce e giunto lunedi ci incontriamo con Miguel ed Ester, ma ormai è
troppo tardi per andare a fare la revisione sopratutto sprovvisti di
prenotazione, quindi ci accordiamo per il giorno seguente e saremo
loro ospiti per questa notte, si torna in quel luogo meraviglioso
dove abbiamo dormito qualche notte fa, Mijas, un piccolo pueblo
accerchiato da imponenti montagne con un piccolo rio limpido e fresco
che fornisce acqua potabile a tutti i nostri amici che qui vivono
senza elettricità ne acqua corrente. Quello che non sappiamo è che
qui nel barranco la vita scorre lentamente.. Miguel è messicano e lo
contraddistingue una innata tranquillità di vita, tutto si può fare
ma con molta calma.. cosi neanche martedi per un motivo o un altro
non sarà un buon giorno per la revisione, una notte in più tra le
montagne, un giorno in più per assaporare il gusto di una vita così
spartana e cosi lontana dai canoni abituali di vita sociale.
Finalmente mercoledi riusciremo a fare questa benedetta revisione che
però non passeremo per svariati problemi della furgonetta, ma Ester
e Miguel non si preoccupano più di tanto, faremo ugualmente il
trasbordo del Risciò rischiandocela un pò. Dopo mille indecisioni e
problemi da risolvere, accompagnare e riprendere i bambini a scuola
per esempio, finalmente giovedi mattina ci mettiamo in viaggio alla
volta di Cadiz, ultima meta dichiarata di questo folle viaggio. Il
viaggio verso cadiz ha del surreale con questa furgonetta d'altri
tempi, sembriamo una famigliola hippie in vacanza, a metà del
cammino dopo una sosta per la comida, rimontati a bordo e girata la
chiave d'accensione la furgonetta non dà segni di vita.. una, due,
tre volte gettandoci tutti nel paniko, ma.....incrociate le dita e
invocata la buona sorte giriamo ancora la chiave e come per magia il
motore torna a rollare e noi ci rimettiamo in cammino. Ancora qualche
oretta di viaggio, un pò di paniko per una seconda sosta con rifiuto
di accensione del motore e saremo nel punto stabilito per lo scarico,
qualche km prima di Cadiz.
Dai che siete arrivati!!!! Buena suerte!!! ciao Aga
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